SIL 2

Nell’utilizzo dei sensori di pressione in applicazioni di sicurezza, prima o poi è necessario chiedersi se la valutazione SIL del sensore prescelto è sufficiente per l’applicazione. Spesso l’utilizzatore tende a favorire sensori con classificazione SIL più elevata perché suppone che offrano una sicurezza maggiore rispetto a sensori con classificazione più bassa.

Sfortunatamente, nella scelta dei componenti per un circuito di sicurezza, non è possibile limitarsi alla sola classificazione SIL. Ad esempio, non c’è garanzia che il circuito di sicurezza costituito da un attuatore, un sensore e un’unità di controllo raggiunga il livello SIL 2, anche se tutti i componenti sono individualmente classificati SIL 2.

Il fattore più critico di un circuito di sicurezza non è infatti la classificazione SIL dei singoli componenti, ma piuttosto il valore PFD (Probability of Failure on Demand) dell’intero circuito. La probabilità di guasto totale del circuito è la somma delle probabilità di guasto del sensore, dell’attuatore e dell’unità di controllo. Questo parametro determina il livello SIL dell’intero circuito (vedi tabella).

Fondamentalmente è preferibile progettare i circuiti di sicurezza di macchine e impianti con il livello SIL minimo possibile, poiché livelli più alti necessitano componenti con requisiti più elevati, che hanno come risultato costi maggiori. Inoltre, classificazioni SIL più elevate richiedono una più ampia documentazione di valutazione dei rischi che deve essere realizzata ogni anno.



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