Campo di temperatura e limite di temperatura per il sensore di pressione: c’è differenza?
Il primo termine descrive una sezione e il secondo il suo confine. A un secondo sguardo, tuttavia, entrambi i termini esprimono in definitiva la stessa cosa in relazione alle temperature: il campo e il limite sono definiti da un valore inferiore e superiore, per esempio 0 … 100 °C. La norma in questione definisce tuttavia una differenza. Perché?
La norma IEC 61987 parla di due caratteristiche di specifica diverse
La norma a cui si fa riferimento è la IEC 61987. Si tratta, tra l’altro, delle proprietà dei sensori per l’utilizzo con fluidi, che comprendono anche i sensori di pressione. Con “range” e “limit”, la norma indica due diverse caratteristiche di specifica. Di conseguenza, il campo di temperatura descrive l’intervallo in cui devono essere applicate le specifiche dello strumento, in primo luogo l’accuratezza. Il limite di temperatura, invece, indica i valori minimi/massimi tra i quali lo strumento può funzionare senza subire danni. In questo caso, le specifiche dello strumento non devono essere rispettate.
Ciò che può sembrare un po’ noioso, ha perfettamente senso da un punto di vista tecnico. Questo può essere illustrato dal seguente esempio di un sensore di pressione: lo strumento deve fornire valori di misura accurati in un intervallo di temperatura ambiente di 0 … 100 °C. Allo stesso tempo, il sensore non deve subire alcun danno a temperature ambiente comprese tra -20 °C e 0 °C. In questo intervallo, tuttavia, non è necessario che fornisca risultati di misura accurati, o addirittura che misuri.
La differenza tra campo di temperatura e limite di temperatura è plausibile
Questo sembra paradossale all’inizio, ma è plausibile a un’analisi più attenta. Gli elementi del sensore di pressione, cioè i componenti di misura veri e propri, presentano un errore di temperatura relativamente grande e spesso non lineare. Senza ulteriori accorgimenti, una misura affidabile della pressione sarebbe impossibile. Pertanto, il produttore deve compensare la temperatura per ridurre l’errore a un livello accettabile. Da un punto di vista economico, la limitazione a un intervallo di temperatura selezionato ha senso o è addirittura assolutamente necessaria.
La distinzione tra campo di temperatura e limite di temperatura si applica sia alla temperatura ambiente che alla temperatura del fluido. Si usa anche per altre caratteristiche di specifica, ad esempio la sovrapressione.
Sì, esiste una differenza tra campo e limite nel mondo normativo della tecnologia dei sensori di pressione. E sì, ha senso dal punto di vista tecnico. Tuttavia, dubito che l’utente normale, senza conoscenza delle normative, lo capisca intuitivamente. Il che porta inevitabilmente a chiedersi se esista una distinzione linguistica migliore. Ma, devo ammettere, la risposta è al di fuori del mio “campo”.
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