Con la frase „atmosfere potenzialmente esplosive“, molti utilizzatori si riferiscono alle aree che contengono gas infiammabili e ora sanno che solo i sensori di pressione approvati ATEX possono essere utilizzati in impianti e macchine destinate a queste aree. Tuttavia spesso trascurano che, anche gli impianti e le macchine funzionanti in prossimità di polveri combustibili, sono anch’essi oggetto della protezione contro le esplosioni secondo le ATEX. In Germania, quasi ogni giorno avviene un’esplosione di polveri. In più della metà di questi casi, le polveri di legno o di grano sono la causa principale dell’esplosione.

Queste polveri rappresentano un vero pericolo perché sono infiammabili o esplosive solo quando sono sollevate in aria e quindi sono spesso non percepite o classificate come pericolose. Mi è capitato più volte di parlare con operatori di mulini di grano che non sapevano che i loro silos rappresentavano un’area potenzialmente esplosiva e che la polvere che ricopriva ogni cosa costituiva un significativo rischio per la sicurezza.

E’ evidente che gli strumenti e i sensori di pressione che sono utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive con presenza di polveri combustibili, devono soddisfare requisiti simili a quelli in uso con i gas combustibili. Particolare attenzione deve essere riservata alla massima temperatura ammissibile della superficie esterna dello strumento o del sensore e non solo alla prevenzione di scintille.

Questo è particolarmente importante poiché le superfici calde sono una potenziale fonte d’innesco e spesso, negli ambienti polverosi, tutte le superfici sono coperte da uno strato di polvere. Se in quel momento la polvere è sollevata, c’è un’elevata probabilità che sia innescata dalle superfici calde e che possa provocare un’esplosione. E’ quindi molto importante che tutti gli strumenti e i sensori di pressione che sono utilizzati in ambienti polverosi non possano mai raggiungere una temperatura superficiale superiore a quella di innesco della polvere.

I sensori di pressione WIKA sono disponibili con certificazione ATEX per l’utilizzo in ambienti con polveri esplosive, con valori di temperatura massima superficiale molto inferiore a quelle di innesco delle polveri più comuni.

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