“… con EAC, per favore”. Quando occorre esportare in Russia o in un altro paese della CSI (Commonwealth of Independent States) un prodotto, sia esso come singolo dispositivo o installato in una macchina, spesso viene fatta questa richiesta. Ma cos’è esattamente l’EAC e quando occorre veramente?
Questo articolo descrive il cambiamento del sistema di certificazione in Russia e negli stati membri della zona economica eurasiatica (membri dal 2017: Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan) e definisce la documentazione necessaria per l’importazione e la commercializzazione di un prodotto in questa zona economica e nella CSI.
Armonizzazione delle normative
Prima che la Russia, la Bielorussia e il Kazakistan decidessero, nel 2010, di stabilire un’unione doganale comune con normative tecniche di produzione e di prodotto uniformi, questi paesi avevano le proprie, e a volte diverse, norme tecniche che dovevano essere rispettate nella produzione di beni. Gli organismi di certificazione dei singoli paesi effettuavano audit di produzione e confermavano la conformità agli standard con i certificati. Ciò complicava lo scambio di merci tra le nazioni. Anche gli esportatori avevano difficoltà: se si desidera esportare uno stesso prodotto in questi tre paesi, sono necessari anche tre certificati diversi.
Nel 2010, la Russia, la Bielorussia e il Kazakistan hanno gettato le basi per un sistema di norme unificato, entrato in vigore nel 2014: EAC (= Conformità Eurasiatica). Il certificato EAC sostituisce oggi i certificati di importazione precedentemente richiesti di GOST-R per la Russia, GOST-K per il Kazakistan e BelST per la Bielorussia.
Oggi, tutti i prodotti immessi sul mercato all’interno di questa Unione doganale sono soggetti alle stesse regole per la produzione e i test, la cui conformità alla EAC è verificata. La procedura è simile alla conformità CE nell’Unione europea, tuttavia i certificati EAC possono essere rilasciati solo da istituti di controllo autorizzati, mentre la dichiarazione di conformità CE può essere rilasciata dal produttore. Un prodotto può essere esportato nella zona economica eurasiatica solo se è certificato o dichiarato in conformità con le norme EAC. Inoltre, il prodotto deve essere contrassegnato con il logo EAC.
Ulteriori documenti di accompagnamento
Oltre al certificato EAC, colloquialmente chiamato certificato di importazione e che è necessario solo nell’area economica eurasiatica, per commercializzare i prodotti nella CSI, sono necessari ulteriori documenti. La seguente tabella mostra una panoramica della documentazione richiesta.
Commonwealth degli Stati Indipendenti | Paese | Certificato EAC | Certificato metrologico | Passaporto tecnico | |
Unione Economica Euroasiatica | Armenia | X | X | X | |
Belarus | X | X | X | ||
Kazakhstan | X | X | X | ||
Kyrgyzstan | X | X | X | ||
Russia | X | X | X | ||
Tajikistan | X | X | |||
Turkmenistan | X | X | |||
Ucraina | X | X | |||
Uzbekistan | X | X | |||
Moldova | X | X | |||
Azerbaijan | X | X |
La maggior parte di tutti i prodotti WIKA può essere esportata nell’Unione economica eurasiatica e commercializzata in quei paesi. Inoltre, WIKA è autorizzata a rilasciare tutti i documenti di accompagnamento necessari e ad allegare le marcature degli strumenti richiesti. Occorre esportare strumenti di misura e accessori nell’area “EAC” e la documentazione di accompagnamento completa da un unico fornitore? Il nostro staff è a completa disposizione. Non esitate a contattarci per qualsiasi informazione.