Gli impianti industriali costituiscono frequentemente una zona pericolosa. Molti materiali essenziali per i processi produttivi o gli stessi prodotti finiti sono infiammabili o esplosivi. Più questi materiali sono necessari per il processo manifatturiero o vengono prodotti, ad esempio nell’industria chimica e petrolchimica e perfino in quella alimentare, più elevato è il rischio e più difficili da raggiungere sono le misure di sicurezza necessarie. Ogni piccola scintilla e qualsiasi sovrariscaldamento possono causare un’esplosione con conseguenze fatali, ecco perchè è importante il ruolo dei calibratori portatili a sicurezza intrinseca.

La strumentazione di misura e controllo di elevata qualità è certamente utile per la prevenzione e la relativa taratura periodica è effettuata sempre di più direttamente sull’impianto, tramite l’utilizzo di calibratori portatili (ad esempio tramite il calibratore di pressione a sicurezza intrinseca WIKA modello CPH62I0). I requisiti di questi strumenti per le tarature e le verifiche in aree pericolose sono estremamente elevati.  La ”idoneità Ex” di uno strumento è garantita dal certificato ATEX. Alla base di questa certificazione c’è la direttiva comunitaria 94/9/EC, che ha come obiettivo quello di evitare esplosioni indesiderate nell’industria e che contiene i requisiti per i calibratori, le apparecchiature e i componenti. Se i calibratori sono progettati, sviluppati e costruiti in accordo alla direttiva possono essere sottoposti alle prove di tipo EC. Se le prove sono superate, lo strumento è certificato ATEX e può essere utilizzato per la taratura dei parametri di processo in aree classificate a rischio di esplosione.

valigetta di calibrazione con un calibratore CPH62I0 e max 3 sensori di pressione

Calibratori a sicurezza intrinseca

E’ importante rilevare che gli strumenti di misura installati in aree classificate a rischio di esplosione dovrebbero essere verificati o calibrati esclusivamente da calibratori a sicurezza intrinseca, che sono realizzati con componenti elettronici specifici. I circuiti di questi strumenti (ad esempio il calibratore di pressione a sicurezza intrinseca WIKA modello CPH62I0) sono tutti limitati in corrente e tensione. L’energia generata è quindi anch’essa limitata in modo tale che, anche in condizioni di guasto, ogni pericolo d’innesco sia eliminato. Se, ad esempio, un trasmettitore di pressione omologato ATEX è stato testato con un calibratore che non è a sicurezza intrinseca, non si possono escludere danni derivanti dalle uscita a corrente e tensione non limitate. Per evitare tali rischi, occorre utilizzare una barriera di sicurezza (come un separatore di zona) per i calibratori che non sono classificai a sicurezza intrinseca. Questi dispositivi di protezione, tuttavia, influenzano la precisione di misura e quindi occorre considerare errori aggiuntivi durante la procedura di taratura. La sicurezza intrinseca rende ridondanti queste considerazioni.

La richiesta di calibratori portatili in aree pericolose è in continuo aumento, non solo per ragioni di sicurezza, ma anche perché i dispositivi da tarare rimangono sull’impianto e possono essere verificati con precisione. Le attività di taratura in campo con calibratori portatili evitano o limitano l’interruzione del processo di produzione. L’operatore dell’impianto può quindi risparmiare tempo e, conseguentemente, denaro.

Per qualsiasi informazione sui calibratori portatili, non esitate a contattarci.



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